Bodyguard, la serie tv Netflix e BBC con Richard Madden che sta conquistando il pubblico di tutto il mondo, è stata accusata di islamofobia. A lanciare questa critica è stato il comico americano Hasan Minhaj, che proprio su Netflix cura lo show Patriot Act. Nell'ultima puntata del suo programma, Minhaj è partito da una considerazione su Ryan Zinke, l'attuale Segretario degli Interni di Donald Trump, che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Teddy Roosevelt.
Bodyguard, Netflix accusato di islamofobia
"Prendete il piano di Roosevelt per i nostri parchi nazionali, per esempio: era ammirevole... Non puoi idolatrare Teddy Roosevelt e distruggere l'ambiente! È come se Netflix avesse il primo show condotto da un musulmano e poi Bodyguard sulla stessa piattaforma!". Questo l'attacco frontale dell'attore, che ha poi aggiunto: "Bodyguard è una serie fatta così bene che quasi dimentichi quanto sia islamofobica".
Il thriller spy creato da Jed Mercurio racconta la storia di David Budd (Madden), un veterano di guerra che pur soffrendo di disturbo da stress post-traumatico, contribuisce a sventare un attacco terroristico. Grazie al suo gesto, viene assunto come agente nel comando di protezione del Metropolitan Police Service di Londra, per il quale deve proteggere un'esponente politica conservatrice (Keeley Hawes).
Bodyguard: BBC nel mirino, Mercurio risponde
A scatenare le proteste è stata soprattutto la sesta puntata, nella quale emerge il personaggio di Nadia Ali, una donna implicata in un attentato esplosivo con il marito. Le donne musulmane o sono sottomesse o sono terroriste: è questo il rimprovero che viene mosso allo show.
Mercurio, da parte sua, ha sempre risposto chiaramente in merito: "Purtroppo nella nostra realtà le principali minacce terroristiche provengono proprio da simpatizzanti islamisti. Capisco che questo non abbia a che vedere con la religione islamica, ma è la realtà. Se lo show fosse ambientato nel recente passato britannico, gli aggressori potrebbero essere stati dei repubblicani irlandesi".
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